COMUNICATO
La giornata dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, che si celebra in tutta Italia domenica 20 aprile, avrà per tema «Verità per l'uomo», uno dei motivi ispiratori del Magistero di Papa Giovanni Paolo II.
Forse mai come in questo momento di smarrimento di valori ideali e morali, di profonde tensioni sociali, di sistematica mistificazione e manipolazione della verità, di inquietanti interrogativi sul futuro dell'uomo e del mondo, si avverte l'importanza di una cultura fondata sulla ricerca della verità, capace di porsi al servizio della vocazione totale dell'uomo.
L'affermazione di Paolo VI, secondo cui «la rottura fra Vangelo e cultura è senza dubbio il dramma della nostra epoca» (Evangelii nuntiandi, 20), va direttamente al cuore dei più gravi problemi che travagliano il nostro tempo, e sottolinea l'importanza fondamentale e l'urgenza di quella « pastorale della cultura » che trova una sua prima, coraggiosa ed intelligente risposta proprio nella presenza e nell'opera dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Il compito di una università cattolica, come ricordava Giovanni Paolo II agli universitari latino-americani, è quello di promuovere una «cultura integrale che tenda allo sviluppo completo della persona umana, nella quale risaltino i valori dell'intelligenza, della volontà, della coscienza, della fraternità… (Ma) alla formazione scientifica occorre aggiungere una profonda formazione morale e cristiana, che sia intimamente vissuta e che realizzi una sintesi sempre più armonica tra fede e ragione, tra fede e cultura, tra fede e vita».
Si tratta di un compito di «rigenerazione» della cultura e delle culture – l'immagine è ancora di Paolo VI – estremamente importante, ma anche complesso e difficile.
Per questo, l'opera dell'Università Cattolica deve essere conosciuta, amata, sostenuta: con la preghiera, con la stima e l'apprezzamento, con l'aiuto economico.
Se è vero che «la più alta forma di carità è quella dell'intelligenza e dello spirito», aiutare l'università Cattolica del Sacro Cuore significa compiere un prezioso gesto di carità, un autentico gesto d'amore. Non solo per Cristo e per la Chiesa, ma anche per l'uomo.
Roma, 13 marzo 1980.