Messaggio per la Giornata del ringraziamento

Messaggio per la Giornata del ringraziamento
1. – L'uomo, e particolarmente il cristiano, è chiamato a capire perché vive, perché lavora, perché soffre e a riconoscere la presenza di Dio in ogni sua azione. incontrandosi così nel doveroso impegno di saperlo ringraziare per le cose buone, per le prove e le sofferenze.
È anche doveroso manifestare pubblicamente ed insieme tale sentimento al Signore: è questo il significato della «Giornata del ringraziamento», che celebreremo quest'anno domenica 13 di novembre.
E' una giornata che impegna tutta la Comunità cristiana a unirsi ai lavoratori dei campi, per ringraziare il Signore dei doni che vengono dalla terra. Non c'è dubbio che tutti i cristiani si sentano in questa occasione coinvolti a capire il senso della propria attività, qualunque essa sia, alla luce della Provvidenza di Dio che, nel suo progetto, vuole l'uomo «signore» anche del lavoro.
2. – Il frutto dei campi anche in questa annata è stato ricco e generoso, con abbondanza di produzioni agricole qualitativamente pregevoli, tanto da attenuare i danni provocati in alcune regioni da calamità naturali, specialmente dalla lunga siccità.
In tutti gli avvenimenti, siamo chiamati a vedere la Provvidenza di Dio che con amore dirige ogni cosa, e a scoprirla specialmente nei momenti di difficoltà e quando chiama a responsabilità. La Provvidenza, infatti, spinge ad avere fiducia sempre e comunque, ad attuare nelle avversità una concreta solidarietà con i fratelli e ad esprimere una sempre nuova genialità per risolvere i problemi strutturali e congiunturali del mondo del lavoro tutt'ora presenti.
3. – In una «Giornata del ringraziamento», per tutti riemerge la responsabilità di assumere il peso di una crisi che non si risolverà a breve scadenza e che richiederà ulteriori sacrifici. E si ripropone la considerazione che «il Paese ha bisogno di riscoprire il senso pieno del diritto-dovere del lavoro, di organizzarlo in termini di sicurezza, combattendo la disoccupazione, aprendo prospettive ai giovani, superando gli squilibri tra le popolazioni del Nord e del Sud, mettendo in atto un adeguato sistema economico che consideri il capitale e le strutture del lavoro a servizio dell'uomo, della piena espansione della sua personalità, della sua civile convivenza» (Chiesa italiana e prospettive del Paese, n. 10).
In questa circostanza, auspichiamo per i lavoratori dei campi che la legislazione difenda i loro diritti e li aiuti a superare i vecchi e nuovi squilibri settoriali e territoriali, dando dignità e prospettive di lavoro anche per il futuro. Esprimiamo, inoltre, apprezzamento alle organizzazioni professionali, sindacali e cooperative dei lavoratori agricoli che moltiplicano sforzi ed energie al fine di assicurare, con la quantità e la qualità delle produzioni primarie, l'autentica promozione umana e la proposta dei perenni valori cristiani.
4. – Affidiamo alle comunità cristiane questo messaggio, chiedendo sensibilità per i problemi del mondo del lavoro, nello spirito di conversione richiesto dall'Anno Santo della Redenzione, e invitando alla più fervida preghiera al Signore, Padre di tutti gli uomini, perché benedica largamente il lavoro umano e conceda a questa nostra società semi fecondi di giustizia e di pace.

Roma, 4 novembre 1983

LA COMMISSIONE EPISCOPALE
PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO

COMMISSIONE EPISCOPALE PER I PROBLEMI SOCIALI E IL LAVORO, LA GIUSTIZIA E LA PACE

04 Novembre 1983

Agenda »

Mercoledì 06 Novembre 2024
LUN 04
MAR 05
MER 06
GIO 07
VEN 08
SAB 09
DOM 10
LUN 11
MAR 12
MER 13
GIO 14
VEN 15
SAB 16
DOM 17
LUN 18
MAR 19
MER 20
GIO 21
VEN 22
SAB 23
DOM 24
LUN 25
MAR 26
MER 27
GIO 28
VEN 29
SAB 30
DOM 01
LUN 02
MAR 03
Partirà i primi giorni di novembre la XVIII edizione del Corso di Musica Liturgica On LIne