1. – Salutato dal caloroso augurio dell'Assemblea in occasione del suo 70° genetliaco, il Santo Padre ha incontrato i Vescovi italiani nel pomeriggio del 17 maggio. Si è trattato di un momento di comunione intenso e familiare e di una occasione per considerare il senso complessivo del cammino della Chiesa: nella prospettiva del grande giubileo dell'inizio del terzo millennio cristiano esso deve caratterizzarsi sempre più per l'annuncio, la testimonianza e la sequela di Cristo Gesù, unico Redentore del mondo.
Giovanni Paolo II ha ricordato all'Assemblea le grandi novità e le grandi sfide che coinvolgono oggi i popoli europei e le Chiese d'Europa. Caduta la barriera che divideva popoli fratelli, divenuto palese l'inganno di una ideologia che pretendeva di costruire il futuro dell'umanità nel segno della negazione di Dio, la cultura europea è quasi costretta a riscoprire, sulla base dell'esperienza storica e in virtù della testimonianza eroica offerta dalle comunità cristiane di fronte al totalitarismo, che la fede in Cristo
è promotrice e garante di civiltà e di libertà.
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