La Presidenza della C.E.I., in segno di gratitudine al Santo Padre per la Lettera inviata a tutti i Vescovi sulla responsabilità dei cattolici nell'ora presente, ha diramato il seguente “Comunicato stampa” nel pomeriggio di lunedì 10 gennaio.
La Presidenza della C.E.I., interpretando i sentimenti dei Vescovi italiani, esprime la più viva gratitudine al Santo Padre per la Lettera che ha rivolto all'Episcopato: essa testimonia, con una modalità che ben corrisponde all'ora critica e altamente impegnativa che stiamo attraversando, l'amore e la sollecitudine pastorale del Papa nei riguardi dell'Italia, ch'egli chiama sua “seconda Patria”.
I pensieri e i voti che il Santo Padre propone nella sua Lettera sono per i Vescovi italiani motivo di conforto e di stimolo a proseguire con rinnovato vigore nella linea pastorale costantemente proposta nelle recenti vicende confuse e difficili del Paese e espressa con i ripetuti appelli al rinnovamento nella moralità e nella legalità, al perseguimento del bene comune in spirito di solidarietà, alla coerenza con la fede in ogni ambito della vita, all'attenzione privilegiata verso le fasce più bisognose della popolazione. Sollecitati da così autorevoli parole, i Vescovi italiani continueranno ad incoraggiare i laici cristiani, perché la loro presenza unita, ispirata alla dottrina sociale della Chiesa, possa offrire un contributo significativo ed efficace alla rinascita morale, sociale, economica e politica del Paese.
In particolare, i Vescovi si sentono tutti interpellati e impegnati dalle parole conclusive della Lettera del Santo Padre: “Come Vescovi delle Chiese che sono in Italia dovremo indire presto questa grande preghiera del popolo italiano, in vista dell'anno 2000 che si sta avvicinando e in riferimento alla situazione attuale, in cui urge la mobilitazione delle forze spirituali e morali dell'intera società”.
Roma, 10 gennaio 1994.