Il vigente statuto, modificato dalla XLIV Assemblea Generale del 19-22 maggio 1998, ha ricevuto la necessaria “recognitio” della Santa Sede con decreto n. 1029/53 del 15 ottobre dello stesso anno (cf. Notiziario CEI/1998, pp. 2 73-301).
Successivamente, la XLVI Assemblea Generale del 17-21 maggio 1999, nel quadro della riforma delle Commissioni Episcopali, ha deciso di eliminare la Commissione avente per competenza i “problemi giuridici”.
Per tale motivo si è resa necessaria una nuova modifica dello statuto e del regolamento della C.E.I. e, allo scopo di mantenere uno strumento di consulenza giuridica, la medesima Commissione ha proposto la costituzione di un nuovo organismo denominato “Consiglio per gli affari giuridici”: esso, pur non facendo parte degli “Organi” della C.E.I., è composto di Vescovi per assicurarne maggiore autorevolezza sotto il profilo giuridico e pastorale nei confronti degli stessi Organi della C.E.I. che lo possono
consultare.
Successivamente, la Presidenza della C.E.I., ottenuto il parere favorevole del Consiglio Permanente, ha sottoposto alla votazione dell’Assemblea Generale del maggio 2000 l'inserimento nello statuto e, conseguentemente, nel regolamento, di alcune modifiche riguardanti la natura e i compiti del nuovo “Consiglio per gli affari giuridici”.
Le modifiche sono state approvate dalla XLVII Assemblea Generale, tenutasi a Collevalenza di Todi (PG) dal 22 al 26 maggio 2000, con il seguente esito: votanti: 183; maggioranza richiesta dei due terzi degli aventi diritto di voto deliberativo: 146; voti favorevoli: 174; voti contrari: 9.
La necessaria “recognitio”, richiesta alla Santa Sede con lettera del Cardinale Presidente della C.E. I. n. 785/00 del 2 7 giugno 2000, è stata concessa in data 5 luglio 2000 con decreto n. 1029/53 della Congregazione per i Vescovi.
Il regolamento, opportunamente emendato in adeguamento alle modifiche dello statuto, è stato approvato dalla medesima XLVII Assemblea Generale di Collevalenza del 22-26 maggio 2000 con il seguente esito: votanti: 199; maggioranza richiesta: 126; voti favorevoli: 195; voti contrari: 4.
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