A Seaulieu nel territorio di Autun in Francia, santi Andochio, Tirso e Felice, martiri.
A Clermont-Ferrand in Aquitania, ancora in Francia, san Rustico, vescovo, che, essendo già sacerdote in questa città, accettò, con gaudio del popolo, l’onore dell’episcopato.
A Lione sempre in Francia, san Lupo, vescovo, vissuto in precedenza da anacoreta.
A Marsiglia in Provenza, sant’Isarno, abate, che, severo con se stesso, ma mite e pacifico con gli altri, rinnovò la disciplina regolare nel monastero di San Vittore.
In Pannonia, nel territorio dell’odierna Ungheria, san Gerardo Sagredo, vescovo di Csanád e martire, che fu maestro di sant’Emerico, principe adolescente, figlio del re santo Stefano, e morì lapidato presso il Danubio nella rivolta di alcuni pagani del luogo.
A Gerona nella Catalogna in Spagna, beato Dalmazio Moner, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, insigne amante della solitudine e del silenzio.
A York in Inghilterra, beati martiri Guglielmo Spenser, sacerdote, e Roberto Hardesty, che, condannati a morte sotto la regina Elisabetta I, il primo perché sacerdote, l’altro perché lo aveva ospitato, furono appesi al patibolo.
A Nagasaki in Giappone, sant’Antonio González, sacerdote dell’Ordine dei Predicatori e martire, che, mandato in Giappone con cinque compagni e poco dopo arrestato, fu sottoposto per due volte al supplizio dell’acqua e, preso dalla febbre, precedette gli altri nella morte sotto il comandante supremo Tokugawa Yemitsu.
A Maribor in Slovenia, beato Antonio Martino Slomsek, vescovo, che ebbe grande cura della vita cristiana delle famiglie e della formazione del clero e lottò con tutte le forze per l’unità della Chiesa.
A Roma, beata Colomba (Giovanna) Gabriel, badessa, che resse il monastero di Leopoli, ma, ingiustamente calunniata, venne a Roma, dove visse in povertà e letizia, fondando la Congregazione delle Suore Benedettine della Carità e organizzando l’opera di apostolato sociale nota come Casa Famiglia, per le operaie povere o lontane dalla famiglia.
Nel villaggio di Abalat de la Ribera nel territorio di Valencia in Spagna, beato Giuseppe Raimondo Pasquale Ferrer Botella, sacerdote e martire, che patì il martirio durante la persecuzione contro la fede.
Nel villaggio di Rotglá y Corbera nello stesso territorio in Spagna, beato Giuseppe Maria Ferrándiz Hernández, sacerdote e martire, che, durante la stessa persecuzione, portò a termine la sua battaglia per la fede.
Nella cittadina di Ollería sempre nel territorio di Valencia, beata Incarnazione Gil Valls, vergine e martire, che andò invitta incontro a Cristo Sposo portando la lampada accesa.
Ad Alzira, nello stesso territorio in Spagna, beato Giuseppe Raimondo Ferragud Girbés, martire, che, padre di famiglia, cadde per Cristo vittima dei persecutori della fede.