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Messaggio in occasione della 81ª Giornata per l'Università Cattolica del Sacro Cuore - 10 aprile 2005


1. Le grandi trasformazioni sociali e tecnologiche che segnano il nostro tempo esigono una prospettiva di futuro fondata su un umanesimo libero e responsabile. Al centro di questo umanesimo cosciente di sé vi è la persona umana, con la sua intelligenza e la sua libertà, con la sua irripetibile unicità e la sua integrità. Ogni persona vale in se stessa e per se stessa, e non solo per la funzione che può svolgere. Ogni persona è un fine che ha valore assoluto, non un mezzo che vale per l’utilità che può offrire. Proprio il cristianesimo ha dato un contributo decisivo all’affermazione del soggetto umano e della dignità di fine della persona umana. Lo ha ribadito con efficacia Giovanni Paolo II nell’Esortazione apostolica Ecclesia in Europa: «[L’Europa] deve riconoscere e ricuperare con fedeltà creativa quei valori fondamentali, alla cui acquisizione il cristianesimo ha dato un contributo determinante, riassumibili nell’affermazione della dignità trascendente della persona, del valore della ragione, della democrazia, dello Stato di diritto e della distinzione tra politica e religione» (n. 109).

2. Si colloca in questa direzione il tema della 81ª Giornata dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Ogni vita ci insegna, ogni vita ci impegna. Il tema indica, nella sua forma sintetica, l’orientamento verso quell’umanesimo che pone al centro la vita umana illuminata dal mistero della creazione del mondo e della sua redenzione mediante la morte e risurrezione di Gesù Cristo. L’Università Cattolica, con la sua ricerca altamente qualificata, intende accogliere «la sfida della vita», che Giovanni Paolo II ha indicato come «vasta e cruciale», in quanto «si è venuta concentrando in particolare sull’inizio della vita umana, quando l’uomo è più debole e deve essere più protetto». Per cui, prosegue il Papa, «la ricerca scientifica in campo genetico va bensì incoraggiata e promossa, ma, come ogni altra attività umana, non può mai essere esente da imperativi morali». (Giovanni Paolo II, Udienza del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, 10 Gennaio 2005). 

3. La Chiesa italiana sostiene l’impegno scientifico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, in particolare nell’ambito cruciale della ricerca genetica, cellulare e clinica, sapendo che l’Università Cattolica è profondamente consapevole che l’ambito scientifico non può mai prescindere dai riferimenti etici e spirituali. Per questo la Chiesa italiana invita l’Ateneo dei cattolici italiani a far crescere nelle sue diverse componenti la responsabilità per la sorte dell’uomo in un confronto multidisciplinare, capace di mostrare come ogni progresso scientifico realmente significativo attiri attorno a sé i contributi di molti altri saperi. Gli studiosi e i ricercatori siano coinvolti nelle nuove prospettive scientifiche, siano sollecitati ad ampliare il proprio sguardo sui saperi affini, siano spronati a diffondere una cultura umanistica e riflessiva che rispetta la dignità e l’integrità della vita umana. Fedele all’ispirazione del suo Fondatore, padre Agostino Gemelli, scienziato ed umanista, l’Università Cattolica, aperta alle esigenze e alle attese dell’uomo del nostro tempo, sappia annunciare e promuovere sempre, in ogni circostanza, il “Vangelo della vita”.


PRESIDENZA DELLA CEI