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Finanziamenti per l’edilizia di culto


CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA - PROT. n . 490/87 - 20 maggio 1987
Lettera indirizzata ai Membri della C.E.I.
 
 
Venerato Confratello,
 
come è noto, le nuove norme concordatarie hanno portato notevoli modifiche nel settore dei finanziamenti della nuova edilizia di culto di servizio parrocchiale, da una parte abrogando la legge n. 168/62, dall´altra ribadendo l´obbligo della Regioni e dei Comuni di concorrere, in forza delle disposizioni delle leggi n. 865/71 e n. 10/77, alla realizzazione degli edifici di culto, e devolvendo alla C.E.I. per gli anni 1987-1988-1989 la somma maggiorata del 5 %, iscritta nel bilancio 1986 del ministero dei LL.PP. per il Capo 1° della citata legge n. 168 (circa 6.300.000.000 nel 1987).
La C.E.I., cui spetta il compito di devolvere la somma per le finalità previste, si avvarrà della preziosa collaborazione della P.C.C.A.S. che, in questi anni, ha rappresentato la Chiesa italiana nei rapporti con il Ministero LL.PP. per la gestione della legge n. 168/62.
La esiguità dei finanziamenti di cui si disporrà in questi tre anni (circa 18-19 miliardi complessivamente) ha indotto alla assunzione di questi due criteri:
- intervenire, salvo rarissime eccezioni, solo per completare opere già iniziate con l´utilizzo di finanziamenti statali. Ad es.: coi fondi ex Capo 1° o Capo 2° della legge n. 168/62, è stato dato inizio alla chiesa parrocchiale, o alla casa canonica, o ai locali di ministero pastorale e l´opera è rimasta incompiuta per mancanza di finanziamento;
- erogare, continuando la disciplina della legge n. 168/62, il 70% della spesa necessaria per il completamento dell´opera nella sua funzionalità essenziale (comprese, quindi, le finiture e gli impianti, ma esclusi i lavori accessori, come le recinzioni e l´urbanizzazione delle aree cortilizie).
Sulla disponibilità finanziaria complessiva di ogni anno la C.E.I. tratterrà l´aliquota dell´uno per cento per finanziamento della P.C.C.A.S. e per l´impianto graduale di una propria gestione, in vista delle responsabilità che dal 1990 la graveranno, anche nel settore dell´edilizia di culto, in relazione alla quota dell’8% del gettito I.R.P.E.F. che ad essa potrà essere devoluto dai cittadini anche per le « esigenze di culto della popolazione ».
L´intento di questi tre anni è, dunque, di aiutare gli Ecc.mi Vescovi a risolvere, con impegni necessariamente limitati come numero e come consistenza finanziaria, i casi più urgenti di opere già in corso, per le quali non si preveda altra soluzione.
La programmazione degli interventi, pur rispettando per l´impegno delle somme l´anno finanziario 1987, potrà estendersi, ove occorra, anche al biennio 1988-89 con previsioni di finanziamenti che verranno poi, a tempo debito, formalizzate.
Allo stato attuale non è, purtroppo, possibile prevedere di più.
Alla presente lettera viene unita una scheda che ha lo scopo di rilevare la situazione allo stato presente nelle Diocesi italiane delle esigenze di « completamenti » ( non, dunque, di centri parrocchiali da iniziare ex novo) di opere già iniziate e rimaste incompiute, e di « parti » del complesso parrocchiale a suo tempo programmate, ma non ancora iniziate (questo secondo dato viene chiesto, per ora, per utile conoscenza).
Ogni Diocesi è pregata di inviare comunque (anche, cioè, se non viene inoltrata alcuna domanda di contributo) tali schede (una per ogni centro parrocchiale interessato) entro il 30 giugno 1987.
Viene pure unito lo schema per eventuale domanda di contributi da inviare alla Presidenza della C.E.I. entro il medesimo termine del 30 giugno 1987.
Si prega di accompagnare ogni richiesta di contributo con la seguente documentazione: stato di avanzamento dei lavori; computo metrico estimativo dei lavori di completamento al rustico; documentazione fotografica particolareggiata dello stato del cantiere; documentazione atta a dimostrare il completo impiego del contributo statale già assegnato.
Viene, inoltre, ribadito che per il 1987 verranno prese in esame solo domande di contributo relative ad opere già iniziate (e non ultimate) con l´utilizzo di finanziamenti derivanti dai Capitoli 1° e 2° della abrogata legge n. 168/62.
Gli Ecc.mi Vescovi che nei mesi scorsi avessero inviato richieste di contributi alla C.E.I. o alla P.C.C.A.S. sui fondi disponibili nell´anno 1987, sono pregati di ripeterle, seguendo le indicazioni della presente lettera.
Nel ringraziarla per l´attenzione, Le porgo il mio deferente saluto, con l´augurio di ogni bene nel Signore.
 
Dev.mo
+ CAMILLO RUINI
Segretario Generale
 
 
 
N.B.: Alla lettera sono state allegate due schede:
- l’una, contenente un fac-simile di domanda da presentare alla Presidenza della C.E.I. dall´Ordinario diocesano per esigenze di completamenti di strutture di servizio parrocchiale per il triennio 1987-1989
- l´altra, contenente la rilevazione di quanto è richiesto per il completamento delle strutture parrocchiali.

PRESIDENZA DELLA CEI